Come la blockchain ci porta nel Web3

La rimodellazione di Internet nell'interesse della sicurezza, della privacy e dell'affidabilità

La narrazione dominante dell'Internet contemporaneo è la proliferazione globale di contenuti e applicazioni generati dagli utenti. Grazie all'ascesa dei social media, delle piattaforme di pubblicazione online e di altri strumenti - una tendenza descritta come "Web 2.0" - è estremamente facile per persone e aziende condividere contenuti ed esperienze web con una platea molto vasta.

Tuttavia, questo approccio accessibile e democratico non si estende a tutti gli aspetti di Internet. Quando il discorso verte sull'hosting delle applicazioni web, spesso è vero il contrario: una persona o un'organizzazione che voglia lanciare un'applicazione oggi dispone di poche scelte realistiche su dove memorizzarla e farla girare.

Queste limitazioni, però, vanno via via assottigliandosi. Grazie a tecnologie come la blockchain, infatti, stiamo osservando un lento ma costante movimento verso un Internet più decentralizzato, e questo spostamento ha implicazioni affascinanti per la sicurezza, la privacy e l'affidabilità.


L'Internet moderno è centralizzato in molti modi diversi

Quando uno sviluppatore o un'azienda vogliono lanciare un'applicazione web, notoriamente hanno poche alternative in fatto di hosting.

Se l'applicazione ha pochi utenti e utilizza una larghezza di banda limitata, può risiedere in un server privato o in un data center on-premise. Quando i requisiti di larghezza di banda aumentano, o se l'ente desidera offrire quell'esperienza veloce e sicura che molti utenti adesso esigono, allora la scelta propende verso qualche forma di hosting sul cloud, a meno che l'ente in questione non disponga di ingenti risorse proprie.

Questa scelta non è per niente criticabile. L'hosting sul cloud offre notevoli vantaggi in termini di prestazioni, sicurezza e flessibilità rispetto all'hosting on-premise. Tuttavia, la concentrazione dei dati in una rosa ristretta di provider cloud pone alcuni problemi, tra cui:

  • Interruzioni di servizio: L'hosting dei dati delle applicazioni web su server di terzi può generare un punto singolo di avaria critico, a meno che non si sia provveduto ad implementare le ridondanze opportune nella propria infrastruttura.Questo può diventare un problema quando i provider vanno fuori uso o sperimentano problemi di connettività a Internet.

  • Rischi di prestazioni per un bacino d'utenza globale: I provider di servizi cloud gestiscono un numero relativamente limitato di datacenter. e gli utenti devono spesso scegliere in quale regione geografica far risiedere la propria applicazione.Se i fruitori di un'app si trovano geograficamente distanti dai server, possono andare incontro a problemi di latenza a causa del lungo tragitto che il traffico deve percorrere.

  • Lock-in del fornitore: La migrazione da un servizio cloud a un altro può essere estremamente impegnativa.Se la qualità del servizio del provider di servizi cloud dovesse diminuire, o se dovesse adottare politiche di prezzo inique, un'azienda potrebbe faticare non poco per trovare un'alternativa migliore.

Ribadiamo comunque che pur non essendo dei motivi validi per abbandonare il cloud, essi possono tuttavia spiegare una tendenza recente e senz'altro affascinante: la concezione e il lento emergere di un modello di Internet decentralizzato, guidato da tecnologie come la blockchain. Questo modello viene spesso definito "Web3".


Web3: cosa e come?

Ci si attende che il Web3 si allinei maggiormente alla visione originale di uno degli architetti di Internet, Sir Tim Berners-Lee, che prevedeva una rete distribuita senza autorità centrali o punti singoli di avaria. Originariamente chiamato "Web semantico", il Web3 sarà un'Internet intelligente che comprenderà tutto ciò che un utente trasmette sia in termini di contenuto che di contesto, elaborando le informazioni con un'intelligenza simile a quella umana. Ciò sarà possibile grazie all'interconnessione e alla decentralizzazione dei dati attraverso reti che operano attraverso protocolli decentralizzati.

Si presume che la realizzazione della visione di Berners-Lee sarà in parte inaugurata da tecnologie emergenti, come ad esempio la blockchain. Queste tecnologie decentralizzeranno l'infrastruttura di Internet e le sue applicazioni, alterando i flussi di dati e dando il benservito alla centralizzazione delle informazioni.

In particolare, l'aspettativa è che la blockchain diventi una delle tecnologie più importanti per l'infrastruttura del Web3.Il concetto di blockchain è emerso nel 2009 con la creazione di Bitcoin.Bitcoin è stato creato da Satoshi Nakamoto, una persona o un gruppo anonimi che ha cercato di rispondere alla crisi finanziaria del 2008 decentralizzando il settore finanziario globale.Come la definisce Forbes, "la blockchain è l'innovativa tecnologia di database che si trova al centro di quasi tutte le criptovalute.Distribuendo copie identiche di un database in un'intera rete, la blockchain rende molto difficile hackerare o ingannare il sistema.Sebbene le criptovalute siano attualmente l'impiego più popolare della blockchain, questa tecnologia offre il potenziale per servire una gamma molto ampia di applicazioni".

Sebbene Bitcoin sia stato il progenitore della tecnologia blockchain, esso è solo una delle tante blockchain destinate a sconvolgere quasi tutti i settori economici, offrendo quella gamma di applicazioni di grande impatto descritte da Forbes. La blockchain più importante dopo Bitcoin, e quella che più probabilmente favorirà l'avanzamento del Web3, è Ethereum.

Nel 2013, Vitalik Buterin pubblica il whitepaper Ethereum, e a metà del 2015 viene attivata la rete omonima.Secondo Consensys, "Ethereum è una piattaforma di calcolo decentralizzata, open-source e distribuita che consente la creazione di smart contract e di applicazioni decentralizzate".Sebbene Bitcoin ed Ethereum siano entrambi basati sulla blockchain, presentano diverse differenze fondamentali.Il Bitcoin è una criptovaluta e una riserva di valore destinata esclusivamente alle transazioni.Ethereum, come il Bitcoin, può essere utilizzato per le transazioni, ma più importante è la sua abilitazione alle applicazioni decentralizzate, o DApps, ovvero delle applicazioni informatiche che girano su un sistema informatico decentralizzato.

Oggi la blockchain Ethereum è ritenuta la piattaforma ideale, aperta e trustless per fungere da infrastruttura di un'Internet decentralizzato.Con una realtà del calibro di Ethereum a guidare l'avvento del Web3, il mondo potrebbe presto vedere un nuovo Internet intelligente che si basa sulle tendenze del Web 2.0 ma è alimentato dalla blockchain e dalla tecnologia InterPlanetary File System (IPFS).Questo porterà a un'esperienza online infinitamente più potente e personalizzata per l'utente, e rivoluzionerà l'interconnessione tra Internet, le applicazioni e il mondo fisico.In virtù di ciò, avverranno enormi miglioramenti in termini di privacy e sicurezza grazie alla decentralizzazione dei dati e alle tecniche crittografiche e computazionali.


Le problematiche relative al Web3

Sebbene il Web3 prometta di cambiare radicalmente Internet e malgrado la sua capacità di creare valore per gli utenti di tutto il mondo, è necessario superare alcuni ostacoli fondamentali prima che possa essere adottato in massa. Oggi, le reti decentralizzate presentano diversi problemi che ne ostacolano l'ascesa, tra cui la velocità e la portata.

Nonostante un web decentralizzato garantisca una maggiore sicurezza, al momento è considerevolmente più lento rispetto al web decentralizzato. Questa lentezza è da imputarsi alla necessità di disporre di nodi di autenticazione. Mentre un'applicazione centralizzata può elaborare un enorme quantitativo di richieste in contemporanea, le capacità di un'applicazione decentralizzata semplicemente impallidiscono al confronto, e per svariati ordini di grandezza.

Anche la scalabilità rappresenta un problema costante. Poiché la rete Ethereum è costituita e blindata da oltre 8.000 nodi, ogni singola transazione deve essere elaborata da tutti e 8.000 questi nodi. Ciò può portare a problemi di congestione, ed è un fattore limitante considerevole per la capacità di Ethereum di gestire le applicazioni su larga scala di domani. Al momento si sta lavorando alacremente per espandere le capacità di Ethereum, ma se questa o una blockchain simile, come Cardano o Polkadot, dovesse diventare la spina dorsale del web decentralizzato, sarà necessario sviluppare soluzioni ad hoc per la sua scalabilità, la velocità e la privacy.


I vantaggi del Web3

Una volta risolte le sfide che attualmente ostacolano il Web3, esso fornirà soluzioni d'impatto ad alcuni dei problemi più persistenti di Internet. Ad esempio, mentre le applicazioni centralizzate di oggi possono subire dei tempi di inattività per qualsiasi motivo, le DApp e i server Web3 promettono di essere più resistenti con un rischio di inattività molto ridotto, poiché saranno eseguiti sulla rete decentralizzata di Ethereum composta da decine di migliaia di computer. Con una maggiore adozione e un aumento degli effetti di rete, l'affidabilità di Internet Web3 continuerà a migliorare.

Allo stesso modo, l Web3 sradicherà il volume e l'efficacia degli attacchi DDoS che vediamo oggi, migliorando ulteriormente l'affidabilità. Con le reti Peer-to-Peer che proteggono la blockchain di Ethereum piuttosto che i server centralizzati, i malintenzionati non avranno la stessa capacità di compromettere servizi Internet con la stessa facilità che hanno oggi. Non ci saranno più singoli punti di avaria, e ciò consentirà alla rete di funzionare normalmente indipendentemente dal fatto che i partecipanti siano sotto attacco o addirittura eliminati.


E poi?

Sebbene i problemi di latenza, scalabilità e affidabilità rappresentino ancora una sfida nella transizione al Web3, le organizzazioni focalizzate sul miglioramento di Internet contribuiranno ad affrontare questi problemi e a stimolare una maggiore adozione delle DApp e del web decentralizzato. Con l'aumento dell'adozione, l'effetto rete continuerà ad amplificare i vantaggi del Web3, favorendo a sua volta un'ulteriore adozione.

Attualmente, interagire con la rete Ethereum è complicato e richiede l'esecuzione di software complessi, tra cui il download e la verifica crittografica di enormi quantità di dati. Questo erige barriere di ordine tecnico, e può precludere l'accesso a chi dispone di dispositivi a bassa potenza. Con l'ulteriore adozione di Web3, Cloudflare continuerà a contribuire ad abbassare le barriere di accessibilità per gli utenti che desiderano partecipare.

Per questo Cloudflare ha sviluppato Ethereum Gateway, un altro tool del set di strumenti Distributed Web Gateway, che gli utenti possono utilizzare per interagire con la rete Ethereum senza installare software aggiuntivi. Ciò consente a chiunque e a qualsiasi dispositivo abilitato a Internet di interagire con la rete Ethereum in modo sicuro e affidabile.Con il Distributed Web Gateway, gli utenti possono ospitare contenuti sull'IPFS, interagire con e sviluppare smart contract Ethereum, creare siti web completamente decentralizzati e altro ancora.In linea con la missione di Cloudflare, questi sviluppi nella tecnologia Internet forniranno maggiore velocità, sicurezza e affidabilità, con il sostegno della rete perimetrale di Cloudflare.

Questo articolo fa parte di una serie sulle ultime tendenze e sugli argomenti che hanno un impatto sui decisori tecnologici di oggi.


Punti chiave

Dopo aver letto questo articolo sarai in grado di capire:

  • I motivi per cui l'Internet moderno rimane relativamente centralizzato

  • Che forma può assumere un Internet decentralizzato

  • Il ruolo della blockchain in un Internet decentralizzato

  • Come interagire con la rete Ethereum


RISORSE CORRELATE


Approfondisci questo argomento

Scopri di più sui gateway Ethereum e IPFS di Cloudflare esplorando il nostro widget JSON di Ethereum, oppure aggiungi al tuo sito web elementi interattivi alimentati dagli smart contract di Ethereum.

Explore the widget

Ricevi un riepilogo mensile degli approfondimenti Internet più popolari!